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I 70 ANNI DI MISS ITALIA  - SECONDA PARTE

Data pubblicazione: 05-07-2016

I 70 ANNI DI MISS ITALIA - SECONDA PARTE

La Lollo. Quella volta che aspettammo mezzanotte …Gli scandali dei topless

Che tenerezza rivedere la scheda di iscrizione a Miss Italia di Gina Lollobrigida, di Subiaco, 20 anni, studentessa con la passione della lirica e della pittura ad olio, seconda a Miss Roma, poi terza a Stresa dopo Lucia Bosè e Gianna Maria Canale. Si presenta con una scheda (vigilia di ferragosto del ’47) che preannuncia l’indole della futura Lollo, della “bersagliera” di “Pane, amore e fantasia”. Dichiara di aver predisposizione per la recitazione, ma soprattutto di voler fare qualcosa di serio con le sue capacità (vedi la foto). Gina ha appena compiuto 89 anni.


… e poi quella volta che la giuria aspettò lo scoccare della mezzanotte di ferragosto perché una miss, Alda Balestra, triestina, potesse compiere 16 anni ed essere proclamata Miss Friuli Venezia Giulia. E’ il 1970, anno di contestazioni post-sessantottesche che coinvolgono anche le miss di Salsomaggiore (“ma Miss Italia non si ferma”, dice Enzo Mirigliani). Alda Balestra, capelli corti, tinti per gioco, alla “mastro Geppetto”, sportiva, sbarazzina, indipendente, vince il titolo e si vede aprire le porte della moda. Un decennio più tardi è, dopo Isabella Rossellini, l’unica cover-girl italiana che sia riuscita a sfondare in America.

Gli scandali dei topless, piccole storie di cui però si parlò per giorni e per anni. La prima è Annie Papa, Miss Cinema 1976: uno scherzo che dura un attimo, giù… su il velo che scopre il seno.
ll fotografo vola a spedire l’immagine da Scalea, in Calabria, a un’agenzia di Milano. Quando la foto esce, Annie rischia la squalifica, ma viene perdonata. Succede un finimondo invece nell’81: Patrizia Nanetti è la prima Miss Italia in topless! Si è fatta fotografare a seno nudo dagli amici e il regolamento dice che “deve” essere squalificata. Le mamme delle altre miss non stanno di certo zitte. Mirigliani organizza addirittura un dibattito tra giornalisti, avvocati, “esperti”. L’accusa di “indegnità morale”, proposta da alcuni, viene a cadere e la ragazza è “assolta”.

“Quanti aveva la gemma degli Scicolone quando apparve in passerella a Miss Italia? Forse nemmeno 16. A Nabokov, il romanziere di ‘Lolita’, sarebbero venuti ‘ ‘rescenzielli, cioè gli attacchi epilettici, se avesse fatto parte della giuria”: è il parere dello scrittore Giuseppe Marotta, uno dei delusi per la mancata vittoria di Sofia.

Dice Silvia Battisti, Miss del 2007: “essere Miss Italia è, per un anno, un modo diverso di essere felici, non il più forte, ma quello irripetibile. Il momento dell’elezione è un brivido, un terremoto di sensazioni. Da una parte c’è l’idea di essere un simbolo, dall’altra la voglia di andare a mangiare una pizza o un gelato con la corona. Per vedere l’effetto che fa” (Silvia, oggi manager nel campo della moda, lavora a Stoccolma).

Quella volta che Federica Moro si presentò con un grande cappello da cow- boy, jeans e stivaletti. Siamo a Sanremo. In giuria ci sono tipi come Ugo Tognazzi, Pasquale Festa Campanile ed Edwige Fenech, vale a dire battaglieri al punto giusto: Ugo è favorevole a Federica, mentre gli altri gli fanno un po’ i dispetti, ma la regina del 1982 è quella morettina lombarda di Carate Brianza, diciassettenne.

“Sono meno bella perché ho un figlio? Ho sempre sognato questa corona e il titolo moralmente è mio”. Non si può parlare dei 70 anni di Miss Italia, sia pure scorrendo così tra i ricordi, senza dedicare qualche riga a Mirka Viola, “Miss Italia per una notte”. Il patron ha rievocato mille volte quella giornata di settembre del 1987. Ormai è “storia”. Fu squalificata, come da regolamento, ma nel 1994 si prese la rivincita quando si aprirono le porte del concorso a miss mamme e spose.

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