Questo Calendario, queste immagini, le voci delle ragazze che sembrano uscire da ogni angolo, la passione del racconto in bianco e nero rispecchiano per intero il senso del mio lavoro e allo stesso tempo l’idea di fondo di Patrizia Mirigliani di "inventare" un modo originale di definire la Bellezza.
Compito quasi impossibile, ma sicuramente tutti abbiamo la fortuna di poterla contemplare e di avvertire quella sensazione di piacere nel guardarla, come di fronte ad un'opera d'arte, che riempie i nostri occhi e il nostro cuore.
Quando la responsabile del concorso di bellezza mi ha proposto questa collaborazione ero incuriosito dall'idea di seguire un pezzo di storia come quella rappresentata da Miss Italia.
Ed era perfetta per il quarto capitolo del mio progetto, “Italians: The Myth", che mi ha spinto a fotografare i bagnanti sul litorale, gli autogrill e i matrimoni in Sicilia.
In questo periodo sono stato a contatto con la nuova generazione di giovani italiane, uno spaccato importante della nostra società attuale.
Ho trovato storie incredibili, come quella di Rossella Fiorani, una ragazza che, a causa di una malformazione alle dita, è costretta a portare delle protesi sulle mani.
E poi, ragazze con passati non facili e in cerca di una rivalsa sociale, e chi, come l'attuale Miss Italia, che abita in un paese di 13 persone ed era alla ricerca di un biglietto di sola andata per scoprire il mondo.
Qui, al centro di tutto, c'è la Bellezza:
essa non può essere oggettiva e ciò implica che qualcuno la contempli per darle un'identità.
La curiosità è il motore che mi trascina per il Medio Oriente ormai da dieci anni:
la fotografia è una forma di espressione, una forma d'arte e, per quanto mi riguarda, una necessità.
Ho imparato che l'estetica può anche mutare in un'unica direzione, ma la visione personale di ognuno di noi sarà sempre diversa.
Pensiamo al modo in cui Dante descrive Beatrice, come viene idealizzata questa donna diventando, nel suo racconto, divina.