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La corona di Miss Italia; da fiore a simbolo del mito

Data pubblicazione: 18-08-2017

La corona di Miss Italia; da fiore a simbolo del mito

Dagli artigiani romani alle creazioni dei maestri di Miluna

Si chiamavano Danilo e Mimmo Ranati, padre e figlio, gli autori delle prime corone di Miss Italia; romani, rispondevano annualmente all’invito di Enzo Mirigliani e si mettevano all’opera creando questi gioielli artigianali nei quali si specchiava la semplicità delle ragazze. Per qualche tempo intervennero anche le “Creazioni ‘Michelangelo”, di Caprese Michelangelo, aretine.
Il nome “Miss Italia”, che ancor oggi porta con sé un fascino unico, è nato nel 1946 e nel primo decennio ha visto democraticamente a capo scoperto le concorrenti, capelli sciolti, ondulati, o rialzati sulla nuca. La corona, simbolo di regalità, era stata fino al 1946 sul capo di una vera regina, la regina d’Italia, e non parve opportuno distribuire corone alle miss nei primi anni della repubblica.
Miss Italia non è soltanto un rituale appuntamento annuale, una festa della bellezza in cui tante ragazze hanno trovato la loro giusta apoteosi. Miss Italia è un rito – ha detto più volte Michela De Giorgio, storica del movimento femminile della moda – un punto fermo e duraturo della mentalità italiana, un segmento dell’identità nazionale ormai storicizzato e intorno a cui si è stratificata la memoria collettiva degli italiani.
La bellezza è, è sempre stata un enigma; la corona la esalta.
La prima corona del concorso appare nel 1957 e viene poggiata sul capo di Beatrice Faccioli, bionda, sofisticata, colta, di famiglia borghese, bellissima. Sulla corona brilla un fiore gemmato: non è soltanto una prova stilizzata di ottima bigiotteria, ma c’è un segno di continuità con le ghirlande fiorite di cui si adornavano le ragazze dell’Ottocento. Sono gioielli effimeri e delicati alla portata di ogni donzelletta al ritorno dai campi, come quella immortalata da Leopardi: “… e reca in mano un mazzolin di rose e di viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta, domani al dì di festa, il petto e il crine”.
Delicata e luminosa, la prima corona di Miss Italia rende omaggio alla tradizione del gusto floreale.
Gioiello di bigiotteria sofisticato, raffinato, ironico, regale, negli anni la corona si è posata sul capo delle Miss Italia per perfezionarne lo splendore e sancire la supremazia di una sola bellezza, la più bella su molte altre belle.
Il trofeo è diventato davvero prezioso solo nel 1997, giusto venti anni fa, quando la corona è stata affidata alla creatività dei grandi maestri di Miluna. Ma la forza simbolica della corona è immutata.
E’ in oro e diamanti, non cambia dal 2004 e c’è da credere a Sergio Cielo, il suo creatore, quando dice che sarà sempre la stessa corona dalla linea semplice ed elegante, avvolta da un’aura di fascino senza tempo. Le punte sono otto (numero dell’infinito), triangolari (emblema della perfezione). La forma essenziale rimanda così alle corone dei grandi re della mitologia, simbolo di eternità, di un gioiello destinato a identificare per sempre il mito.

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