NOTIZIE

Patrizia Mirigliani:

Data pubblicazione: 21-02-2017

Patrizia Mirigliani: "Sulla violenza contro le donne vogliamo i fatti"

Presentato a Firenze il libro "Scriviamo un’altra storia". L’intervento di Rachele Risaliti

“Basta parole, ci vogliono i fatti”: Patrizia Mirigliani ha così concluso il proprio intervento sulla violenza contro le donne nella sala del Gonfalone di Palazzo Pegaso del consiglio regionale toscano, a Firenze. Qui è stato presentato il libro “Scriviamo un’altra storia” di cui la patron è autrice con Maria Zuccarelli, responsabile della comunicazione dell’azienda Equilibra, e con la scrittrice Elvia Grazi, entrambe presenti insieme a Liane Ledwon, medico, e a Vanna Greggio, di Syndrome Magazine.

L’iniziativa, promossa dal presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, è stata coordinata da Riccardo Fantechi, psicologo e psicoterapeuta. La patron di Miss Italia ha illustrato il ruolo svolto in questo campo dal concorso e il significato dell’assegnazione del titolo di Miss Coraggio nel 1991 ad una ragazza di Mazzarino, in Sicilia, e tre anni fa a Rosaria Aprea. Ha ricordato anche la violenza subita da Gessica Notaro, anche lei una miss, sfregiata in viso con l’acido dal compagno. “E’ l’aggressione più turpe – ha detto – perché l’uomo ha inteso così cancellare il volto della ragazza, annullandone l’identità”. Ha criticato infine, applaudita, la mancanza di leggi adeguate per contrastare un fenomeno che non si riesce a frenare. Rachele Risaliti ha messo invece in rilievo la violenza domestica che coinvolge i bambini i quali, secondo dati dell’ONU, assistono a circa il 90% degli episodi di violenza fra le mura di casa e ne rimangono traumatizzati.

“Miss Italia – ha detto - desidera dare il suo contributo per aiutare i bambini destinati a diventare bulli di quartiere e futuri adulti violenti. Prezioso sarà il suo appoggio ai programmi dell’Associazione EMDR per la prevenzione e la cura della Violenza Domestica e del Bullismo”. Un progetto per sensibilizzare i giovani su questi temi in ogni contesto (familiare, scolastico, lavorativo, sociale) è stato presentato da Maria Zuccarelli, secondo la quale è fondamentale prevenire la violenza a partire dalle scuole medie e superiori. “Sono convinta che bisogna operare su più fronti”, ha concluso.

Condividi la notizia