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I COLORI DI SALSOMAGGIORE E L’AMORE PER MISS ITALIA

Data pubblicazione: 25-10-2023

I COLORI DI SALSOMAGGIORE E L’AMORE PER MISS ITALIA

I personaggi, le persone, i pensieri

Buffa la vita. Sofia Loren apre e chiude. Il 3 settembre 1950, Miss Italia, dopo quattro anni a Stresa, fa il suo esordio a Salsomaggiore. Nel salone Moresco del Grand Hotel des Thermes, tra le Miss c’è lei, poco più che quindicenne. Si fa notare, ma non vince. Il titolo va a Anna Maria Bugliari, romana. Tra le Miss c’è Giovanna Ralli, anche lei futura attrice. Per la prima volta la proclamazione della vincitrice viene raccontata alla radio.

Un salto ed eccoci al 2010, ultimo anno del concorso dei Mirigliani in questa sede. La "gemma degli Scicolone” è ora una grande stella del cinema e premia, come ospite d’onore, la vincitrice di quell’anno, Francesca Testasecca, la Miss di Foligno.

Tra i due momenti sono passati 60 anni e per 41 volte - le ultime 28 consecutive – la più bella d'Italia è stata incoronata proprio nel bellissimo centro parmense.

La grande attrice è tornata anche nel 2001 per ricordare pubblicamente che “tutto è cominciato qui. Qui ho capito che avrei dovuto fare qualcosa per aiutare la mia famiglia”. “Puoi cantare, o ballare, o fare la modella...”. “O Cinema o niente”. È il colloquio tra i giurati del ‘50 e la ragazzina di Pozzuoli.

Nel 1959 Enzo Mirigliani assume la guida del concorso. O, meglio, vi irrompe, lo trasforma, crea un congegno fatto di creatività e di stupore - protagonista la bellezza semplice delle sue Miss - di cui si parlerà per sempre. L’anno dopo è già a Salsomaggiore.

Vi rimane fino al 1972 per portare le Miss in Calabria, la sua terra. Poi gira mezza Italia e nel 1983 si ripresenta a casa. Il piccolo calabrese grande gentiluomo mantiene le promesse. “Ricorda - dice venti anni dopo alla figlia Patrizia nell’aula del consiglio comunale mentre le affida il concorso - tieni a mente che questa è la nostra casa”. E lei, nuova patron, onorerà con orgoglio la fantastica eredità, proteggendola.

Il nome della città è diventato una leggenda: per le miss, Salsomaggiore è un felice miraggio, speranza di carriera, vetrina per il proprio talento. “Importante è arrivare a Salsomaggiore”. Lunghe estati di selezioni, di ansie e di gioie, con il pensiero rivolto a quel luogo dei sogni da realizzare.

Fin dai primi anni 60 arrivano i grandi nomi della cultura, dello spettacolo, tanti sportivi, tutti gli inviati più famosi del giornalismo.

Il primo è stato Paolo Monelli, severo critico de “La Stampa”. “Ammiravo la sua prosa, mi incuteva imbarazzo il suo monocolo”, ricordava il patron. Sono troppi - anche solo per una citazione - coloro che hanno fatto grande il binomio di cui si parla. Ai tavolini dei bar di Viale Romagnosi si sono sedute le stiliste Biki e Germana Martucelli, Rossano Brazzi, Alain Delon, Alberto Tomba, Martina Colombari, Maria Grazia Cucinotta, Anna Valle, Cristina Chiabotto. Qui passano anche le ragazze di Miss Italia nel mondo, un altro prodigio dei Mirigliani. È già il 1991. Fabrizio Frizzi si fa teneramente amare.

Poi ecco Mike e Maurizio Costanzo, Alberto Sordi, Bruce Willis e Andy Garcia. E Sylvester Stallone, che credeva di essere a Broadway, quando ha visto l’accoglienza della città.

Potete invitarli tutti a cena a Poggio Diana, sulle alture della città, dove si è svolta la finale nel ‘60; o nella piazzetta, tra il “Centrale” e il “Regina”; o nella piazza della fontana, nelle maestose chiese parrocchiali. Giocate nel Parco Mazzini. Sognate nel tepore eternamente primaverile e sorridente di questa nostra città.

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