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CECILIA ALMA LEVITA MADRINA DE I GIOCHI DE LE PORTE A GUALDO TADINO

Data pubblicazione: 24-09-2023

CECILIA ALMA LEVITA MADRINA DE I GIOCHI DE LE PORTE A GUALDO TADINO

La Miss Umbria 2022, ambasciatrice di Miss Italia

Gualdo Tadino è nel pieno della sua festa più importante: i Giochi de le Porte, rievocazione storica che si svolge l’ultimo fine settimana di settembre in onore del suo patrono San Michele Arcangelo.

In questi tre giorni la città si immerge nell’atmosfera medievale e per l’occasione quartieri, strade e vicoli si vestono dei colori delle quattro Porte (San Benedetto, San Donato, San Facondino e San Martino), ossia i quartieri in cui la città fu divisa nel passato, che divennero entità politiche e amministrative, prendendo il nome dagli ingressi che si aprivano lungo la possente cinta muraria eretta nel 1242 da Federico II di Svevia.

Dopo l’apertura delle taverne del venerdì, con l’esibizione dei tamburini e del Gruppo Sbandieratori e Musici di Gualdo Tadino, il sabato è il giorno del maestoso corteo storico.

Oltre mille figuranti, abiti prestigiosi, riproposizione di spaccati di vita del XV secolo: è questo che caratterizza lo splendido corteo dei Giochi de le Porte.

Ad aprirlo quest’anno è stata Cecilia Alma Levita, Miss Umbria 2022 e ambasciatrice di Miss Italia. Scortata dai maggiorenti dell’Ente Giochi, dopo aver percorso l’anello del centro storico, ha fatto il suo ingresso nell’arengo maggiore sfoggiando un meraviglioso abito realizzato dalla sartoria di Porta San Benedetto con la supervisione di Stefano Bensi.

Cecilia ha un rapporto particolare con Gualdo Tadino: prima di essere eletta Miss Umbria, nella città dei Giochi lo scorso anno aveva conquistato la fascia di Miss Rocchetta Bellezza Umbria, mentre suo padre, l’artista Ugo Levita, nel 2017 era stato l’autore del Palio.

Un preludio perfetto per la giornata di domenica, quella delle gare e dell’assegnazione del Palio. Quattro prove in cui protagonista è il somaro, l’umile animale che nei secoli scorsi era indispensabile per i molti gualdesi che vivevano grazie alla montagna: corsa con il carretto e corsa a pelo sono le prove in cui sarà impegnato con, in mezzo, le gare di tiro con la fionda e con l’arco.

Al termine la Porta vincitrice metterà al rogo l’effige della Bastola, l’antica nemica di Gualdo alla quale venne attribuito il terribile incendio che nella metà del 1200 distrusse la città.

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