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QUAL È IL VOLTO PIÙ BELLO DEGLI ULTIMI DIECI ANNI? ANZI, IL PIÙ ATTRATTIVO?

Data pubblicazione: 23-10-2019

QUAL È IL VOLTO PIÙ BELLO DEGLI ULTIMI DIECI ANNI? ANZI, IL PIÙ ATTRATTIVO?

Scienza e Miss Italia insieme in un “progetto in 3D”.

Sei ragazze dell’ultima edizione di Miss Italia (Carolina Stramare, Serena Petralia, Sevmi Fernando, Lucrezia Terenzi, Susanna Giovanardi, Giada Pezzaioli); tre Cattedre di Ortognatodonzia (l’università Cattolica di Roma, il Politecnico di Bari e l’università Federico II di Napoli) rappresentate da scienziati in prima linea in questo campo, rispettivamente Roberto Deli e Raoul D’Alessio, Eliana Di Gioia e Luigi Maria Gallucci, Alberto Laino, Carlo Cafiero e Antonio Lanzotti: sono tutti protagonisti di un progetto iniziato dieci anni fa e che sabato prossimo - ricercatori e Miss - si troveranno a Roma per ‘misurare’ e confrontare i visi e i sorrisi delle Miss impostesi nell’ultimo periodo del concorso. E’ uno studio, unico nel suo genere, affascinante, ed è la scienza, con il suo rigore, ad occuparsene, in particolare con la sterofotogrammetria 3D, apparecchiatura che si trova del Centro di Ortognatodonzia di Raoul D’Alessio, a Roma.

Come nel 2009, quando egli stesso  ha dato vita e coordinato il progetto, l’aspirazione, quasi giornalistica, sarebbe quella di creare, ricostruire il volto ideale, il campione della bellezza italiana, mediterranea, contemporanea. “Il nostro obiettivo - spiega, invece - non è quello di individuare un modello unico di bellezza, ma di attualizzare  le misurazioni e le proporzioni di un viso armonico a servizio della medicina, come punto di riferimento e guida per eventuali interventi di ortognatodonzia, chirurgia maxillo facciale, chirurgia ricostruttiva o estetica. La tecnologia 3D, a differenza delle due dimensioni della fotografia, offre il vantaggio di essere completamente sovrapponibile al modello reale”.
La bellezza, di per sé, si dice, non esiste, ma è fatta di “armonie individuali che si adattano all’unicum della persona nell’epoca in cui si vive”, quindi evolve, proprio come i canoni e le modalità scientifiche di misurazione. “Non possiamo pensare alla bellezza di un viso considerando una figura standard di riferimento. Serve armonizzare, tenere conto delle proporzioni nei diversi tipi di intervento”. 

La ricerca, condotta sempre in collaborazione con il concorso Miss Italia, ha già portato, in diversi periodi, ad alcuni dati scientifici. La fase attuale consentirà un passo avanti considerevole nella “mappatura degli attuali canoni di riferimento per l’attrattiva del viso Mediterraneo”.  Dicono i ricercatori che sabato saranno a Roma: “Stiamo lavorando alla definizione di nuovi canoni dell’avvenenza e dell’armonia facciale, tenendo conto dell’impostazione di ‘bellezza etica’, cioè non esuberante, non contraffatta, ma consona al comune senso percettivo della giovane donna di oggi”. 

Direttore scientifico del progetto è il prof. Roberto Deli, supervisore l’ing. Luigi Maria Gallucci. 

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