Data pubblicazione: 22-09-2017
“Per me incontrarvi è stato come rituffarmi in un sogno…..nel senso vero della parola! A volte mi capita di non essere sicura di aver vissuto veramente quel periodo. Mi riferisco, non solo al concorso, ma ai cinque anni di professione di modella e di attrice di fotoromanzi che lo hanno seguito”.
In viaggio da Jesolo, sul treno dove il gruppo di Miss Italia si fa riconoscere con le sue borse colorate di miss, avviene un bellissimo incontro con Elena Nardi, seconda classificata nel 1979 dietro Cinzia De Ponti, prima come “Ragazza In d’Italia”, titolo legato ad una rivista di fotoromanzi. E’ stata la prima edizione, svoltasi in Versilia, ripresa dalla televisione.
“Il concorso – racconta la signora Elena, mi è cascato addosso senza quasi chiedere il permesso; il passaggio dai giochi sportivi sulla spiaggia di Grado alla finale di Miss Italia si è svolta nell’arco di tre settimane. Ricordo tutto in maniera vivida: a Grado sono stata eletta ‘Ragazza In’ del Friuli Venezia Giulia’ e sono arrivata a Viareggio dove ho vinto lo stesso titolo nazionale”.
E poi che cosa avvenne?
“Ero veramente giovane e tanto diversa dallo stereotipo della miss di quell’epoca. Forse proprio per questo, gran parte della giuria sembrava determinata a volermi come Miss Italia, ma non avevo ancora compiuto i fatidici 16 anni e così sono stata eletta ‘Damigella d’onore”. A parte Cinzia, non ricordo le altre ragazze: ben diversamente da oggi, il concorso si è svolto in maniera veloce e non abbiamo avuto tanto tempo per stringere legami e creare cameratismi”.
“In seguito ho continuato a frequentare il liceo classico a Trieste, ma quattro volte al mese andavo, sempre accompagnata dalla mamma, a Roma per scattare le foto per i fotoromanzi (lavoravo per RagazzaIn, Katiuscia, Grand Hotel e poi per ‘Cioè’). Non potrò mai dimenticare il regista Umberto Mazzarini e mi piacerebbe rivedere Massimo Ciavarro con il quale ho condiviso cinque anni di fotoromanzi”.
Elena si è poi iscritta all’ISEF di Roma, si è diplomata ed è tornata a Trieste; a 22 anni ha iniziato a insegnare educazione fisica e si è sposata.
“Ora ho 54 anni. Mi sono dedicata alla famiglia, ho due splendidi ragazzi ormai adulti e non ho dimenticato la mia passione per lo sport; tuttora insegno ginnastica posturale e postural pilates.
In Versilia ho conosciuto Enzo Mirigliani per il quale ho conservato tutto il mio affetto. Mando un saluto speciale a Patrizia Mirigliani, già allora presente al fianco di suo padre, se pur, anche lei, molto giovane”.
