Data pubblicazione: 21-04-2017
"Mio padre mi ha lasciato un’eredità che ha una linea semplice ed essenziale: la valorizzazione della Bellezza come missione da perseguire con continuità e tenacia. Egli ha onorato le donne e, tra esse, anch’io mi considero da lui valorizzata. Ne sono fiera: ha avuto fiducia in me come donna e nel mio lavoro, consegnandomi un bene prezioso come Miss Italia. Ma una parte del mondo femminile non sa che cos’è la solidarietà e, da donna, mi sono imbattuta in enormi difficoltà causate da chi aveva preconcetti, non capendo che una donna e' un'ulteriore garante per il concorso. Miss Italia ha proseguito ugualmente la sua storia con slancio, riaffermandosi come simbolo del bel mondo femminile.
Mio padre ha lasciato questa vita in tempi in cui sono caduti certi valori fondamentali, sostituiti da un confuso neo femminismo, retrogrado e medioevale. Egli ha vissuto fortunatamente in un periodo in cui tante persone di qualità e di cultura hanno compreso il suo impegno, come alcuni dirigenti di reti televisive, autorità regionali, molti imprenditori di grandi vedute che, dopo tanti anni, ci seguono ancora oggi.
Rimane, ben salda, la sua filosofia di Bellezza, riconosciuta nella semplicità della ragazza della porta accanto, una intuizione, anzi una ‘rivoluzione’ che ha fatto scuola anche in ambienti diversi dal nostro concorso. Così ricordo oggi mio padre”.