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Il Tribunale di Roma blocca tentativo di imitazione di Miss Italia.

Data pubblicazione: 29-07-2015

Il Tribunale di Roma blocca tentativo di imitazione di Miss Italia.

A tutela delle ragazze, accolto il ricorso contro “Bellezza Italiana”

Il Tribunale di Roma, con ordinanza odierna, ha nuovamente bloccato un tentativo di imitazione di Miss Italia; questa volta, con l’emanazione di un provvedimento d’urgenza, ha inibito l’organizzazione di un analogo concorso intitolato “Bellezza Italiana” da parte di Mirka Fochi, ex agente di Patrizia Mirigliani. L’avv. Pieremilio Sammarco, che ha assistito la patron di Miss Italia, ha spiegato che il Tribunale di Roma ha riconosciuto il rischio di confusione e la concorrenza sleale posta in essere dagli organizzatori di “Bellezza Italiana” ed ha inibito a Mirka Fochi ed alla sua società l’uso della denominazione “Bellezza Italiana” per organizzare concorsi analoghi a quelli di Miss Italia, e ciò con ogni mezzo, anche attraverso i siti Internet, in quanto marchio usato in concorrenza sleale con quello di Miss Italia. Inoltre, il Tribunale di Roma ha fissato una penale di 200 euro per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione del provvedimento inibitorio.
Patrizia Mirigliani, a sua volta, ha detto: “Seguiamo con simpatia alcuni eventi del genere, ma il fenomeno della clonazione di Miss Italia è diventato eccessivo e, quindi, insopportabile, oltre che illegittimo. Per questo motivo siamo stati costretti negli ultimi tempi ad intervenire in Tribunale, inibendo le organizzazioni di concorsi di bellezza abusivi sorti un po’ ovunque, quali Miss Italia in Miniatura, Miss Italianissima, Miss Italia Burlesque, Miss Italia Cinema, Miss Italia Salsa, Miss Italia International, ecc. , e saremo pronti a bloccare altri tentativi di imitazione. Del resto, abbiamo il dovere di tutelare il nostro concorso, gli investimenti ad esso legati e soprattutto di fare chiarezza in favore delle ragazze”.

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