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MISS ITALIA, 70 ANNI FA IN QUESTI GIORNI: LUCIA!

Data pubblicazione: 28-09-2017

MISS ITALIA, 70 ANNI FA IN QUESTI GIORNI: LUCIA!

L’anno d’oro di un quartetto fantastico

La località è Stresa, l’anno il 1947, il periodo cade in queste giornate di settembre o poco prima, quando quattro ragazze , molto giovani, “estrazione sociale modesta, abitini di poco prezzo”, ma visi perfetti e curve generose, salgono alla ribalta, destinate a diventare delle celebrità, grazie al Cinema che le adotta. E’ il secondo anno della manifestazione, che ha assunto il nome “Miss Italia”, mentre ancora si cerca di lasciarsi alle spalle il ricordo degli orrori della guerra. Prende il sopravvento la “gioia di vivere” e si va incontro al cosiddetto “miracolo italiano”, ma intanto si balla il boogie-woogie e si sogna sulle procaci bellezze dei film americani: Rita Hayworth, Ava Gardner, Betty Grable. Dino Villani, il creatore del concorso, fa sfilare sulla passerella del Regina Palace Hotel di Stresa 18 candidate: vince una pasticciera milanese, reparto marron glacé, Lucia Bosè, nonostante un occhio nero, regalo del manesco fratello, contrario alla sua presenza tra le miss. Ma Lucia si era già fatta notare, se Luchino Visconti le aveva proposto, come si dice, di tentare la carriera cinematografica. Damigelle d’onore, rispettivamente al secondo e terzo posto, sono Gianna Maria Canale, di origine calabrese ma abitante a Firenze, arrivata con il titolo di “Miss Fiesole”, e Gina Lollobrigida, che sulla scheda di partecipazione mette per iscritto la sua buona predisposizione alla recitazione (per pagarsi gli studi in un liceo artistico fa già la comparsa in qualche filmetto). La più temibile “avversaria” della Bosè appare fin dall’inizio la sofisticata Eleonora Rossi Drago, indossatrice, che viene però squalificata perché si scopre che è sposata, anche se separata, e ha una figlia. Insomma non è “miss”, cioè “signorina”. Tornata a casa, troverà un telegramma del produttore Dino De Laurentis. Tutte e quattro segneranno un’epoca nel nostro Cinema. Potevano essere in cinque se Miss Lazio, Silvana Mangano, per la pigrizia di affrontare il viaggio in treno, non avesse rinunciato alla passerella di Stresa, ma le sarà offerta ugualmente la grande opportunità quando lo stesso produttore, vista la foto di lei in costume da bagno, le assegnerà il ruolo di protagonista in “Riso amaro”, preferendola proprio a Lucia Bosè. In seguito, De Laurentis la condurrà all’altare. Le fotografie di quell’anno d’oro di Miss Italia (l’autore è Alfredo Paulon) sono impresse nella memoria di molti italiani; è un’immagine classica del concorso, vista e rivista. Appaiono anche Bianca Maria Reina, studentessa di Pavia, e Stefania Landini).Tutto ciò avvenne esattamente 70 anni fa.

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